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Irons, Jeremy.

Attore inglese. Dopo essersi diplomato, nel 1965, alla Sherborne School nel Dorset, si iscrisse alla Old Vic Theatre School di Bristol e nel 1968 entrò a far parte della compagnia dell'Old Vic, con cui recitò autori classici e contemporanei. Trasferitosi a Londra nel 1972, lavorò sui palcoscenici del West End e in alcune serie televisive. A metà degli anni Ottanta debuttò a Broadway, dove vinse il Tony Award come miglior attore con The real thing di Tom Stoppard. Esordì con scarso successo in ambito cinematografico nel 1980 in Nijinsky di Herbert Ross; dovette attendere l'anno successivo per riscuotere ampi consensi di critica e pubblico con la serie televisiva Ritorno a Brideshead e, in particolare, con il film La donna del tenente francese di Karel Reisz, tratto dal romanzo di John Fowler. Attore elegante e colto, da allora interpretò parti spesso molto impegnative. Tra le principali pellicole citiamo: Moonlighting (1982) di Jerzy Skolimowski; Tradimenti (1983) di David Jones; Un amore di Swann (1984) di Volker Schlöndorff; Mission (1987) di Roland Joffé; Inseparabili (1988) di David Cronenberg; Australia (1989) di Jean-Jacques Andrien; Delitti e segreti (1991) di Steven Soderbergh; Il mistero von Bulow (1991) di Barbet Schroeder, con cui vinse l'Oscar, il Golden Globe e il David di Donatello come migliore attore protagonista; Waterland - Memorie d'amore (1992) di Stephen Gyllenhaal; Il danno (1992) di Louis Malle; M. Butterfly (1993) di David Cronenberg; La casa degli spiriti (1993) di Bille August, tratto dall'omonimo romanzo di Isabel Allende; Duri a morire (1995) di John McTiernan; Io ballo da sola (1996) di Bernardo Bertolucci; Lolita (1997) di Adrian Lyne; Chinese box (1997) di Wayne Wang; La maschera di ferro (1998) di Randall Wallace; Il quarto angelo (2001) di John Irvin; The time machine (2001) di Simon Wells; Dungeons & dragons (2002) di Courtney Solomon; Callas forever (2002) di Franco Zeffirelli; And now... ladies & gentlemen (2003) di Claude Lelouch; Il mercante di Venezia (2004) di Michael Radford; La diva Giulia - Being Julia (2004) di István Szabó; Casanova (2006) di Lasse Hallström; Eragon (2006) di Stefen Fangmeier; Inland empire (2006) di David Lynch. Insignito di numerosi riconoscimenti, nel 1998 gli fu conferito un titolo onorifico per le Arti e la Letteratura dal Governo francese e nel 2002 ricevette il César onorario alla carriera (n. Cowes, Isola di Wight 1948).